Federica Roccisano replica al Dispaccio: "Ho amministrato in maniera trasparente: così si risparmia lavoro alle procure"

roccisano federica080118Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'ex assessore regionale, Federica Roccisano, che chiarisce la sua posizione dopo l'articolo del Dispaccio "La Calabria ha una nuova (semi)denunciante: Federica Roccisano" ( Qui il link per approfondire http://ildispaccio.it/primo-piano/166928-la-calabria-ha-una-nuova-semi-denunciante-federica-roccisano)

Gentile Direttore, Ho letto con estremo interesse la sua nota. La ringrazio per l'interesse riservatomi e le chiedo la cortesia di voler pubblicare queste mie righe a chiarezza dell'azione di legalità e trasparenza da me rivendicata.

Lei e i suoi lettori si chiedono se ho denunciato formalmente le richieste rivoltemi alla Procura. Bene, le rispondo dicendole che il Buon Governo e l'amministrare in maniera onesta e trasparente deve servire proprio a prevenire le denunce e risparmiare lavoro alle Procure calabresi che tanto rispetto e con le quali ho sempre avuto un ottimo rapporto anche di cooperazione su progetti specifici.

Mi spiego meglio con alcuni esempi: se qualcuno organizza incontri privati con persone e fa partecipare l'assessore provando a farla impegnare per trovare il famoso posto di lavoro, basta dire chiaramente "no" spiegando che le procedure si fanno tramite bandi e avvisi pubblici per evitare la denuncia. Il reato infatti non c'è, dal momento che si è detta la giusta verità e nessun atto ne è conseguito.

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Ma non solo, le denunce si evitano ponendo correttivi adeguati all'agire dell'ente: appena insediata ho formalmente richiesto e ottenuto dall'allora direttore generale l'approvazione di nuove disposizioni operative per il conferimento degli incarichi di presidenza di commissione per gli esami di corsi di formazione professionale che prevedesse la rotazione del personale, un limite massimo alle nomine per ogni dipendente e, soprattutto, il versamento del gettone di presenza direttamente alla regione non al dipendente, evitando così fenomeni di appropriazione di contanti non tracciabili, come accadeva prima. Inoltre la famosa Riforma del Welfare Calabrese, come è evidente dalle delibere di giunta a mia firma, si pone in un'ottica di legalità e trasparenza: laddove gli accreditamenti regionali, negli anni passati, si sono fondati su convenzioni redatte nelle segrete stanze o anche in base a spinte politiche che ho più volte bloccato anche pubblicamente, abbiamo previsto un sistema di catalogo trasparente delle strutture autorizzate, (ovvero aventi quei requisiti "oggettivi" riportati nel regolamento relativo alla riforma) per fare in modo che fossero gli utenti o i loro famigliari a scegliere una struttura piuttosto che un'altra, nel massimo rispetto delle recenti normative dell'ANAC in materia di appalti di servizi inerenti le politiche sociali.

Quindi, caro direttore, se non vogliamo fare i populisti e ingolfare le procure di carte varie, dovremmo avere la forza di non suggerire alla politica di essere più denunciante , ma di essere più responsabile e consapevole.

Federica Roccisano