Minicuci candidato sindaco: Salvini e un orologio che non si ferma...

minicucidi Pasquale Romano - La rabbia e l'orgoglio. Salvini è pronto ad annunciare il candidato sindaco per la coalizione di centrodestra alle prossime comunali reggine. In teoria sarebbe pronto da settimane. Come già riportato da 'Il Dispaccio' (CLICCA QUI) sono giovedi e venerdi i giorni più caldi, quelli in cui dovrebbe arrivare l'annuncio da parte dal leader della Lega, poi pronto a sbarcare in riva allo Stretto la prossima settimana per la conferenza di presentazione.

Al momento, tutto rimane immobile ma in realtà qualcosa si muove. Nessuna fumata bianca o scelta definitiva, la situazione in realtà rimane quella descritta esattamente un mese fa (CLICCA QUI). Minicuci era e rimane il profilo scelto dalla Lega, in questi 30 giorni le piccole deviazioni di percorso non hanno mutato il senso delle cose. L'unica cosa a cambiare realmente nell'ultimo mese è stata la fretta, crescente, di trovare un accordo all'interno della coalizione e procedere con l'annuncio. Fretta che adesso diventa impazienza, il tempo a disposizione è scaduto.

L'annuncio tarda ad arrivare per una semplice ragione, ovvero le resistenze interne alla coalizione di centrodestra. In caso contrario, Salvini avrebbe da tempo indicato ufficialmente il dirigente del Comune di Genova, oramai in pensione, come avversario di Falcomatà alle urne reggine. Quanto sono ancora (r)esistenti i mal di pancia al 23 di luglio? Quanto è reale la volontà di tirare la corda sino ad avvicinare il rischio di spaccare la coalizione e creare frizioni che avrebbero riverberi sui partiti nazionali? La risposta a queste domande avvicina più o meno Minicuci ad essere indicato ufficialmente quale candidato sindaco del centrodestra.

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"Le motivazioni contrarie alla candidatura di Minicuci devono essere politiche e fatte entrando nel merito, non seguendo personalismi, antipatie e manovre di partito che non fanno il bene della coalizione. Il nemico politico da battere alle urne è Falcomatà, serve il sostegno di tutti per riuscire nell'intento e non perdersi tra liti e divergenze". Questo in sintesi il pensiero che anima la Lega a livello nazionale e territoriale, portando il partito di Salvini a fare scudo su Minicuci. Quest'ultimo non è stato il solo profilo valutato da Salvini e il fidato Giorgetti, sin dal primo momento però era chiaro all'interno degli ambienti leghisti che sarebbe stato difficile scalzare Minicuci dalla pole position.

Il tempo gioca a favore dell'esperto dirigente. La clessidra si è oramai svuotata, Forza Italia (con Francesco Cannizzaro in testa) Fratelli d'Italia e gli altri esponenti politici contrari a Minicuci, alcuni interni alla stessa Lega, hanno oramai capito di dover alzare bandiera bianca. Spazio allora ad altri tipi di ragionamenti, più incentrati su come poter 'spendere' il credito politico acquisito mandando giù il boccone amaro. Salvo clamorosi colpi di scena, comunque possibili quando il filo dell'equilibrio è così sottile, Salvini nelle prossime 48 ore annuncerà ufficialmente la candidatura di Minicuci. Colpi di scena ovviamente legati alle resistenze interne che (giura una minoranza "pessimista" della coalizione) non scemeranno. In quel caso, con il bisogno urgente di dare via libera ad un piano B, l'ipotesi sul tavolo prevede secondo quanto raccolto da Il Dispaccio il lancio di Tilde Minasi quale candidato sindaco. Più probabile però che la rabbia degli alleati, che si trascina da 30 giorni, si placherà e diventerà sostegno 'sincero e leale' al candidato scelto dalla Lega. Nulla che in politica non si sia già visto un milione di volte.